Il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel propone un piano B nella speranza di ‘avvicinare’ Italia e Olanda sul recovery fund.
Recovery fund, il piano B di Charles Michel. Lo scontro va avanti per tutta la giornata, ma a Bruxelles ci mettono solo poche ore per capire che tra Italia e Olanda è guerra senza possibilità di tregua. Le posizioni di partenza sono troppo distanti e Cote e Rutte non possono permettersi passi indietro. Nasce così l’idea di un Piano B che possa accontentare entrambi. Per quanto possibile.
Recovery fund, scontro Italia-Olanda sui controlli
Oltre al valore economico del pacchetto proposto dalla Commissione europea e dalla sua struttura sbilanciata verso i finanziamenti a discapito dei prestiti, a dividere Italia e Olanda è il tema della governance. Il premier olandese Rutte chiede che i piani nazionali di investimento vengano analizzati e approvati all’unanimità per procedere con l’erogazione dei fondi. Per Giuseppe Conte questa richiesta è fuori da ogni logica.
Michel, Presidente del Consiglio europeo, ha provato ad indicare ai due premier la terza via: nel caso in cui i governi non fossero convinti di un piano di investimento, tale piano tornerebbe in Consiglio. Completerebbe il piano B l’intenzione di rivedere anche i criteri di assegnazione dei fondi.
Nella bozza negoziale di Michel ci sarebbe il ‘freno di emergenza’
La bozza negoziale di Michel, stando a quanto appreso, includerebbe la misura del freno di emergenza, ossia la possibilità di riportare un piano in Consiglio, ma solo un numero limitato di Paesi potrà bloccare i lavori. E nella lista dei controllori non ci sarebbe l’Olanda.